E’ da qualche giorno che sento un pò di persone, tra il disperato e il malinconico, colti dalla sindrome del fine vacanza e dall’ineluttabile rientro al lavoro.
Io quest’anno, essendo nata la creatura Cambio Prospettiva, non mi sono presa delle vere e proprie vacanze; ho spizzicato, e sto spizzicando qualche giorno qua e là, nella mia isola che non c’è, che con i suoi panorami, gli odori e i silenzi, riescono sempre nel miracolo di rigenerarmi.
Ho pensato tanto, che ve lo dico a fare, i miei neuroni sono sempre scapigliati, ma sto anche facendo incetta di sorrisi, affetto, abbracci, baci e buone vibrazioni.
In tutto questo mio pensare, ho voglia di condividere qualcosa con voi.
Proprio partendo dal concetto di vacanza.
“Vacanza” non è solo un lasso di tempo lontano dal lavoro, ma è un vero e proprio stato mentale. Quanti di noi possono godere di questo stato di grazia?
Fermiamoci un attimo: pensiamo alle nostre vite frenetiche, sempre di corsa, sempre con l’orologio in mano, piene di impegni talvolta presi per riempire degli spazi vuoti.
Abbiamo una fortissima paura degli spazi vuoti, di rimanere soli con noi stessi ed è per questo che riempiamo e riempiamo a non finire.
Aspettiamo le canoniche due o tre settimane per riprendere a respirare, dimenticandoci poi di come farlo per tutto il resto dell’anno.
Allora perchè non provare a portare un pò di vacanza nella vita di tutti i giorni? Perchè non ci preoccupiamo di respirare per 365 all’anno e non soltanto quando ci viene comandato dall’alto?
La libertà di essere, di concederci il lusso del tempo possiamo regalarcela sempre.
Bisogna uscire dai dogmi in cui noi stessi siamo impantanati per colpa della nostra società che ci vuole sempre al top, un pò marionette dei vari impegni e delle varie aspettative.
Cambiare si può: iniziamo a dedicare un pò di tempo per noi, tutti i giorni, per fare quello che ci piace: ascoltare una canzone, leggere qualche pagina di un libro o semplicemente stando in silenzio ascoltando noi stessi.
Come diceva quel tipino di Gandhi
“Non già nel seguire il sentiero battuto ma nel trovare a tentoni la propria strada, seguirla coraggiosamente, consiste la vera libertà”.
Che ne dite: vi va di provare la modalità vacanza tutto l’anno?
2 Responses
Bellissimo articolo… Stavo riflettendo proprio su questo oggi, come fare a provare le stesse sensazioni tutto l’anno e non solo in riva al mare di agosto. Secondo me un aspetto importante è che in vacanza ci concediamo il lusso di essere “spettinati” dagli altri e dagli eventi. Ci invitano a cena all’ultimo e accettiamo. Ci alziamo e decidiamo di andare in un certo posto, così su due piedi.
Sarebbe bello farlo anche d’inverno.
E cosa ci trattiene dal farci spettinare un pò anche in inverno? 🙂 dobbiamo correre il rischio di farci sorprendere sempre! Un abbraccio