E la chiamano Ansia

Alzi la mano chi non ha mai provato quella morsa alla pancia prima di un esame, di un importante colloquio di lavoro o il cuore che batte a mille prima di incontrare qualcun* che ci piace?

In effetti l’ansia è una condizione fisiologica di attivazione che ogni essere umano (e non solo) prova in continuazione, mette in circolo una botta di adrenalina per farci dare il meglio di noi stess* e per essere davvero “performant*” in una situazione che ci sta a cuore.

Esiste però un’ansia che diventa non un’alleata ma una nemica fastidiosa e insidiosa. Ci accorgiamo di lei ‘perchè ci impedisce di vivere la nostra vita nel modo in cui noi desideriamo, limitandoci o addirittura confinandoci in una zona d’ombra in cui sembra assolutamente difficile uscirne.

Ed ecco che l’ansia invade la nostra vita diventando un’inquilina non temporanea ma stabile e invadente. 

In questo breve testo non voglio farti una classificazione del disturbo ansioso, non credo sia mai una buona idea descrivere sintomi senza aver poi la possibilità di un confronto con professionist* della salute mentale, ma vorrei raccontarti perché l’ansia può essere una buona pase di partenza per una “revisione” della tua vita. 

Quando parlo di revisione non parlo di raggiungere il risultato di escludere l’ansia dalla nostra vita, ma della possibilità di “utilizzarla” come mezzo per conoscerci meglio, per porci domande a volte scomode e chiederci in che direzione stiamo andando e se quella direzione ci rende per lo meno soddisfatt*. 

Lo so perfettamente, sono domande complesse a cui spesso e volentieri preferiamo non dare voce e soprattutto orecchio per ascoltare. 

Ma immaginiamo che l’ansia arrivi proprio per quello, un campanello per rimetterci in connessione con chi siamo e dove stiamo andando, per prenderci la possibilità di essere e non di dover essere. 

Ho scritto qualche post sull’argomento, hai voglia di approfondire?

E la chiamano ansia;

Innanzitutto volersi bene;

Alla ricerca della lentezza perduta ;

Voce del verbo perdonarsi;

Scrivi perché fa bene al cuore;

La scommessa della vulnerabilità;

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