Cambio Prospettiva

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P.S. Abbi fiducia in te

3 Febbraio 2020 by Roberta Leave a Comment

Piccole riflessioni ed esercizi quotidiani per (ri)trovare la fiducia in se stesse, aumentando l’autostima giorno dopo giorno.

©freshhconnection

[Se vuoi sentire la mia voce che ti legge il post clicca Play qui sotto]

http://www.cambioprospettiva.it/wordpress/wp-content/uploads/2020/02/post-audio-febbraio.mp3

[Parola talismano  del mese: FIDUCIA]

Io sono stata una di quelle bambine riflessive, molta timida e taciturna, che per lungo tempo si è sentita “nel posto sbagliato al momento sbagliato”.

Probabilmente se fossi vissuta negli States si sarebbe usato il termine “loser”, perdente, una preadolescente dall’autostima non pervenuta.

Ricordo con nitidezza un episodio, uno tra molti, che si colloca nel terribile periodo delle scuole medie. Era ricreazione ed io indossavo uno scarponcino non particolarmente alla moda: ricordo le risatine di scherno, ricordo di essere stata indicata, sbeffeggiata, schernita.

Non ricordo se piansi, ma fu in quel momento che il peso della mia “diversità” mi colpì fortissimo.

In fondo avevo solo voglia di essere accettata, essere uguale alle altre sfoderando la scarpa “giusta”.

Perché ho fatto questo salto indietro nel tempo? Perché vorrei dire a quella bambina che la strada per potersi voler bene e fidarsi delle proprie possibilità passa proprio dall’autenticità e dall’unicità che ognuna di noi si porta dietro.

E vorrei anche dirle che per avere fiducia in sé occorre passare dal coraggio di prendersi per mano, gratificandosi, distinguendo ciò che è buono per sé da ciò che non lo è, anche a costo di non piacere (d’altronde ricordo che quegli scarponcini mi tenevano i piedi in caldo che una bellezza).

Avere fiducia in sé non è un punto di arrivo, ma un cammino, uno scoprire e riscoprirsi costante, tendendo l’orecchio verso il proprio cuore e le proprie emozioni.

Giorno dopo giorno, senza giudizi, coltivando la possibilità semplicemente di essere.

[Di pratiche da provare]

Se dovessi chiederti che relazione hai con la tua fiducia in te, che cosa mi risponderesti?

Buona, in crescita, meno buona o pessima?

Io voglio provare a darti qualche suggerimento.

Pronta?

Vivi in accordo con ciò che sei veramente. Scegli giorno dopo giorno di conoscerti, ascoltarti, per capire di cosa hai bisogno, di quali siano i tuoi sogni e le tue aspirazioni. Come farlo? Prova ad ascoltare il tuo corpo, e le tue emozioni, chiediti come stai e mettiti in ascolto. Quando arrivi a questo punto però, please, sospendi il giudizio, basta col dirti “ho sbagliato, non ne faccio mai una giusta, non imparo mai, sono una fallita”, prova soltanto ad ascoltare come faresti con un’amica. Se ti va fai un check giornaliero e chiediti ad esempio quali parti senti tese o rilassate nel tuo corpo, com’è il tuo respiro, che emozioni stai provando e quali sono i tuoi pensieri dominanti e segnalo in un quaderno, in un blocco o dove ti pare, l’importante è che inizi a farlo concentrandoti su di te per 5 minuti al massimo.

Che ne dici, puoi farti questo regalo giornaliero?

Educa la tua mente ad abbandonare i giudizi. Eh eh, qui ti voglio, e mi voglio, perché io non sono mica immune da quei giudizi taglienti e severi con cui capita di mortificarci.

Prova a trasformare il giudizio in bisogno.

Puoi farlo con te stessa, e puoi farlo con le altre persone.

Se ti dici “sono una nullità” prova a fermarti ed ascolta l’effetto che ti fa. Sembra una sentenza immodificabile giusto? E se invece ti dicessi “sono triste perché vorrei essere fiera di me stessa” si potrebbe aprire uno spiraglio, partendo dall’emozione tristezza, per usare la tua creatività e trovare il modo di sentirti orgogliosa.

Altro esempio. Se io dico “non mi ascolti mai” l’altra persona magicamente mi ascolterà? Io non credo, anzi si sentirà sotto attacco e potrebbe reagire con rabbia chiudendo il dialogo. E se invece dicessi “quando ti parlo e fissi il cellulare mi fai sentire a disagio. Ho bisogno di capire se quello che ti dico ti interessa e se è il momento giusto per parlarne”.

Hai visto la differenza?

[La mia piccola riflessione per te]

Voglio se posso darti un consiglio, e questa volta di lettura.

Hai mai letto “Donne che corrono con i lupi“? È un grande classico che attinge al mondo delle fiabe e dei miti per parlare di un archetipo importante, quello della donna selvaggia, intesa come forza psichica potente, istintuale e creatrice che viene soffocata da stereotipi, insicurezze e la temibile corsa all’omologazione.

Tu l’hai letto?

Sono riuscita a darti qualche spunto da cui partire nel tuo cammino? Io spero proprio di si, ed ovviamente qui, si fa il tifo per te ♥


Riepilogando

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Rotta verso il coraggio (le ispirazioni)

14 Ottobre 2019 by Roberta Leave a Comment

Che ne dici, hai voglia di continuare a fare questo viaggio intorno alla parola coraggio insieme a me?

Nel post scorso (se l’hai perso eccolo qui) ho lasciato scorrere un pochino di riflessioni sul coraggio. I miei sono pensieri – fili che partono senza per forza avere una meta ma con la presunzione di andare liberi a prendere un po’ d’aria dai soliti luoghi comuni.

Oggi voglio concentrarmi sulle ispirAzioni (le mie amate ispirAzioni ♥) per proseguire con il nostro giro.

Come lo facciamo? Io lo voglio fare con i libri e la musica che per quanto mi riguarda sono delle spalle eccezionali quando si tratta di creare nuove strade e nuovi punti di vista.

Il libro 

Quando pensavo ad un libro che potesse essere di ispirazione per parlare di coraggio mi è venuta in mente lei, Gioconda Belli, che ha una storia pazzesca, densa, emozionante che racconta nei suoi romanzi in cui si vedono pezzetti di anima che possono davvero illuminarti la vita.

Continua a leggere

Estate, e se provassi a cambiare prospettiva?

30 Luglio 2018 by Roberta Leave a Comment

L’estate può essere un periodo “strano” in cui i tempi si dilatano ed i pensieri si ingarbugliano più del previsto.

Ho deciso di scrivere questo post come un piccolo vademecum per aiutarti a cambiare prospettiva, magari mettendo in soffitta abitudini logore e asfittiche. Spero davvero di darti qualche idea per riprendere il tuo ritmo e perché no, magari, finalmente per “mordere” la tua vita.

Ho scritto in particolare di cinque temi su cui lavoro spesso e volentieri, magari è arrivato il momento  giusto in cui anche tu puoi iniziare ad occupartene!

Ready?

  1. Respirare. Sembra scontato vero? Uno degli automatismi che il nostro corpo riproduce in continuazione. Quante volte però trattieni il tuo respiro, andando come in apnea? Lo facciamo soprattutto quando entriamo nel mood dell’ansia , mentre i pensieri si aggrovigliano e le emozioni vanno in corto circuito. Il mio consiglio? Fermati e osserva quando respiri: nessun giudizio sui pensieri che fai ma prova soltanto a spostare la tua attenzione sull’aria che entra e sull’aria che esce? Pronta per questa “sfida”?
  2. Il corpo. Ohibò sono così stufa di leggere di “prova costume” e di “diete last minute” che mi verrebbe voglia di lanciare fulmini e saette ogni qualvolta leggo di queste narrazioni distorte che continuano ad alimentare stereotipi costruiti per renderci infelici. Il proprio corpo racconta una storia, la tua storia. Un’immagine negativa del proprio corpo alimenta negativamente tutta una serie di ambiti della propria vita: diminuisce l’autostima, genera ansia nel campo delle relazioni sociali fino ad essere correlata con stati depressivi e ansiosi. Il mio consiglio? Prova a prendere atto dei pensieri e dei comportamenti che ti fanno soffrire. Il culto dell’immagine del corpo fa parte della cultura in cui siamo immersi: spesso, però, i giudizi più severi arrivano da te stessa. Inizia a riscoprire nuove parole per parlare del tuo corpo. Che cosa non ti soddisfa? Non soddisfa te oppure un criterio preordinato in base ad un gusto e ad un’estetica stereotipata? Puoi fare qualcosa per migliorare? Che cosa ti impedisce di farlo? (dai, dai, io faccio il tifo affinché trovi il tuo ritmo).
  3. La leggerezza. No, non sto parlando della brezza di maestrale che renderebbe le mie giornate meno faticose! Parlo di iniziare a mollare situazioni, persone, atteggiamenti in cui non ci riconosciamo più. Che cosa ti trattiene? Per quale motivo non riesci a spostare le tue radici verso una nuova direzione in cui puoi sentirti più felice? Lasciar andare può essere una meravigliosa riscoperta verso quel cambiamento di cui hai tanto paura che potrebbe renderti più soddisfatta per la tua vita.
  4. La felicità. Spesso si ritiene che la felicità sia uno scoppio, un fuoco d’artificio che sconvolge la nostra vita, rendendoci quasi, o forse totalmente ubriachi nel provarla. In realtà io credo che la felicità la si coltivi, la si costruisca giorno dopo giorno. Dobbiamo allenare occhi, cuore, anima e tutti i nostri sensi verso questa emozione, facendo caso non soltanto alle capriole ma anche ai brevi e piccoli saltelli verso questo stato d’animo talvolta così sfuggente. Fai caso ad ogni sbrilluccicchio dei tuoi occhi, ad ogni sorriso che spunta quasi timido, ad ogni piccola pelle d’oca: fai tesoro di queste sensazioni e trasformale in memoria del corpo e del cuore.
  5. Coltiva i sogni. A breve è la notte delle stelle cadenti, la notte dei desideri che si offrono al cielo strizzando gli occhi con il naso all’insù. Qual è il tuo sogno? Quante volte lo stai lasciando andare per paura di non realizzarlo (o forse proprio per la paura di realizzarlo)? Ci insegnano ad un certo punto che i sogni sono materiale pericoloso, con una data di scadenza che termina a ridosso della nostra infanzia. Io credo che i sogni invece vadano coltivati e anche coccolati. Ovviamente un bel bagno di realtà va sempre fatto, ma non per questo dobbiamo rinunciare alla possibilità di farlo. Non fare l’enorme errore di farti appiattire, facendoti perdere la speranza di cambiare verso la migliore versione di te! Fatti questo regalo mi raccomando!

I miei consigli per ispirarti!

In realtà non sono veri e propri consigli ma sono dei suggerimenti. Io li pesco dal mondo della musica e dal mondo della lettura, i mondi che conosco meglio in cui mi perdo moooolto volentieri! 

Musica → Ho creato una playlist. Dentro ci sono 37 canzoni. Spero che ti strappino sorrisi, che ti facciano venire la voglia di ballare o semplicemente che ti aiutino a respirare (attenzione, c’è un alto tasso di rock dentro).

La trovi a questo link di spotify . Pronta a ballare?

Libri → Ho selezionato cinque libri che spero ti facciano compagnia tra spiaggia/montagna/città/lago/casa o ogni luogo che ti faccia respirare e sentire bene!

  • Marcela Serrano – Il giardino di Amelia. Ho letto da poco questo libro e l’ho divorato. Una scrittura potente in cui le relazioni si sfilacciano fino a creare nuovi cerchi e nuove narrazioni per raccontare le emozioni, la caparbietà ed il perdono, il tutto immerso tra la cornice cilena e l’Inghilterra.
  • Angela Davis – La libertà è una lotta costante. Ok, probabilmente non è la classica lettura da spiaggia, ma chi sono io d’altronde per definire che cosa sia classico o che cosa vada bene come lettura estiva? Per me questo è un libro da considerare un fondamentale, soprattutto in questi tempi che sono piuttosto bui. Non si può voltare la testa dall’altra parte ma soprattutto non si deve.
  • Brené Brown – I doni dell’imperfezione. Ogni tanto nomino questo libro e non mi stanco mai di proporlo. Sono legatissima a temi quali l’imperfezione e la vulnerabilità e sono una sostenitrice assoluta nel riconoscerci la possibilità di coltivare l’autenticità, mandando al diavolo la stereotipata perfezione che può renderci così infelici e frustrate.
  • Jostein Gaarder – Il mondo di Sofia. Io questo libro lo farei leggere in tutte le scuole! È una storia magistralmente scritta in cui alcune domande belle toste, come ad esempio “chi siamo”, perché siamo su questa terra” trovano incastri perfetti per i dubbi che coltiviamo della nostra esistenza (e poi vi innamorerete della protagonista, me lo sento).
  • Fabio Geda –  Nel mare ci sono i coccodrilli. Sono sempre stata abituata a considerare l’acqua come forza vitale potente, che mi rasserena e mi sostiene nei momenti più difficili, il mare però in questo libro può diventare fonte di pericolo e di paura. È un incredibile storia vera con protagonista un bambino, che insegue il suo sogno e non si ferma davanti a niente, nemmeno di fronte ai terribili coccodrilli marini.

Spero che questi “consigli” ti piacciano, ti intrighino, ti diano materiale per coccolare la tua ispirazione!

Io con il blog ritorno a settembre ♥

Ti auguro come sempre la forza di coltivare tutte le “buone vibrazioni” possibili.

(Se per caso vuoi lavorare assieme a me, ecco come possiamo fare. )


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“I doni dell’imperfezione”

20 Novembre 2017 by Roberta Leave a Comment

Qualche tempo fa, non ricordo esattamente la fonte, ma sicuramente nelle mie scorribande nell’universo internet, ho trovato questo frase “ci hanno fregato da piccoli quando ci hanno insegnato a colorare dentro i margini”.

Dopo averla letta, si è “seduta” nella mia testa e mi ha fatto riflettere un bel po’.

Ho iniziato a pensare ai “miti” con cui cresciamo, tra omologazione e infallibilità. Soprattutto l’infallibilità che diventa un tarlo che genera frustrazione e tanta ansia, retaggio culturale di dover essere sempre al top senza mai mostrare una debolezza o una fragilità.

Proprio per parlare di “imperfezione” ho scelto un libro a cui tengo tanto per “libri in circolo“, che si chiama “I doni dell’imperfezione” di Brené Brown. L’ ho raccontato  nella diretta del primo lunedì del mese, dedicata ai libri che possono nutrirci e possono darci quel twist per “cambiare prospettiva”.

Sfogliando le pagine, Brené indica dieci linee guida, partendo dalla presa di coscienza della nostra vulnerabilità per farci vivere in totale libertà dai condizionamenti che troviamo per strada.

Eccole qui una per una:

  1. coltivare l’autenticità: lasciarsi alle spalle ciò che pensano gli altri;
  2. coltivare l’autocompassione: lasciarsi alle spalle il perfezionismo;
  3. coltivare uno spirito resistente: lasciarsi alle spalle l’intorpidimento e l’impotenza;
  4. coltivare la gratitudine e la gioia: lasciarsi alle spalle la sensazione di inadeguatezza e la paura del buio;
  5. coltivare l’intuito e avere fiducia nella fede: lasciarsi alle spalle il bisogno di certezza;
  6. coltivare la creatività: lasciarsi alle spalle il confronto;
  7. coltivare il gioco e il riposo: lasciarsi alle spalle la stanchezza come status symbol e la produttività come valore;
  8. coltivare la calma e la tranquillità: lasciarsi l’ansia alle spalle come stile di vita
  9. coltivare attività soddisfacenti: lasciarsi alle spalle l’insicurezza e i “dovresti”;
  10. coltivare il riso, la musica e il ballo: lasciarsi alle spalle l’idea di essere fighi e sempre controllati;

Personalmente mi piacciono molto queste indicazioni, sono sufficientemente ribelli e decisamente possibili da mettere in pratica per iniziare un nuovo rapporto con il proprio sè, decisamente più libero, senza essere ingabbiato dalle reti dei doveri e degli obblighi che ci portano lontano dal nostro personale concetto di felicità.

Tu hai letto il libro? Che ne pensi?

p.s. e a proposito di ribellione ti aspetto con il laboratorio di scrittura del cambiamento “Parole Ribelli – Scrivi la tua nuova storia“.

Stay rock & stay ribelle ♥


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Esploratrice di emozioni e costruttrice di nuove rotte.
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Dott.ssa Roberta Vacca - Psicologa

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