Cambio Prospettiva

Psicologia con empatia, creatività, ascolto e ironia

  • Chi Sono
  • Cosa faccio
    • Le Consulenze
      • Parla con me in studio
      • Parla con me online
    • Formazione con me
    • Il circolo dei cuori ribelli
  • In Regalo per te
  • Blog
  • Newsletter
  • Contatti

Verso la leggerezza (le ispirazioni belle)

11 Novembre 2019 by Roberta Leave a Comment

A che punto sei nel tuo viaggio verso la leggerezza? Hai già iniziato o stai muovendo ora i tuoi primi passi con questo post?

Nello scorso articolo (se l’hai perso lo trovi qui) ho dato voce a dei pensieri sparsi su questo tema immenso, oggi in queste righe, voglio invece darti qualche suggerimento tra musica e film per nutrire la tua parte leggera: pronta?

Musica

Quando cercavo una musica che potesse sintetizzare il mio sentire su questo tema improvvisamente si è fatta largo lei, una stupenda canzone di Niccolò Fabi, che si chiama Vince chi Molla.

L’ho scelta perché è un piccolo inno contro i diktat potenti di questa società,  in cui il mollare equivale ad una sonora sconfitta. In questo caso il mollare è visto come un accogliere e accettare il cambiamento senza opporre resistenze al continuo mutare delle cose. Tutto è in perenne trasformazione: restare aggrappata al passato o a delle rappresentazioni ed idealizzazioni che poco hanno a che fare con l’autenticità delle cose non ci aiuta, anzi, ci carica di ansia, frustrazione e sensi di colpa.

C’è un pezzo in particolare che mi ha colpisce ogni volta profondamente:

“… Lascio andare il destino
Tutti i miei attaccamenti
I diplomi appesi in salotto,
Il coltello tra i denti …”

Quanto spesso siamo vittime di quello che gli altri vogliono per noi, e di una rabbia cieca che coviamo nei nostri stessi confronti per non essere abbastanza? E se così non fosse? E se invece “fossimo” semplicemente e provassimo a deporre le armi?

Ti suggerisco tra l’altro di guardare il video prendendoti cinque minuti di stop.

Lascio andare la mano
che mi stringe la gola
Lascio andare la fune
Che mi unisce alla riva
Il moschettone nella parete
L’orgoglio e la sete
Lascio andare le valigie
I mobili antichi
Le sentinelle armate in garritta
A Ogni mia cosa trafitta…
Lascio andare il destino
Tutti i miei attaccamenti
I diplomi appesi in salotto,
Il coltello tra i denti
Lascio andare mio padre e mia madre
E le loro paure
Quella casa nella foresta
Un umore che duri davvero
Per ogni tipo di viaggio
È meglio avere un bagaglio leggero.
Distendo le vene
E apro piano le mani
Cerco di non trattenere più nulla
Lascio tutto fluire
L’aria dal naso arriva ai polmoni
Le palpitazioni tornano battiti
La testa torna al suo peso normale
La salvezza non si controlla…
Vince chi molla.
Vince chi molla…

Il Film

Hai mai visto “Tutto può cambiare” o per rendere onore al titolo originale “Begin Again”?

È un film, che io ho trovato delizioso, con protagonisti Mark Ruffalo, uno dei miei attori del cuore, e Keira Knightley.

L’ho scelto, a proposito del tema del mese, perché parla benissimo a quella parte di noi che vuole sognare, che nonostante la mutevolezza degli eventi è sempre pronta a prendersi una seconda possibilità (e forse anche terza o quarta).

Spesso di fronte ad una brutta circostanza c’è la tentazione di rimanerci incastrate, di farci assorbire completamente quasi identificandoci con lei: ricorda, noi non siamo quella brutta situazione, fa parte di noi, ci prendiamo il giusto tempo per elaborarla ma non dobbiamo farci fagocitare; soltanto considerarla un pezzetto della nostra variegata vita.

Voglio concludere, a proposito di ispirazioni, con uno dei miei pezzi preferiti di Calvino, tratto dal primo capitolo delle sue lezioni americane: “prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore“.

E tu, hai qualche ispirazione su questo tema da suggerire?

Io come al solito faccio il tifo per te ♥


Ti è piaciuto questo post? E allora condividilo pure per far girare un po’ di ispirazioni.

Hai voglia di farti una chiacchierata con me? Qui trovi come poter fare.

Se hai voglia di iscriverti alla mia newsletter, clicca qui.

Su Facebook c’è un gruppo che rappresenta un piccolo spin off di questo progetto, vuoi saltarci su?

M’ama o non m’ama (l’intelligenza emotiva per la coppia)

27 Maggio 2018 by Roberta Leave a Comment

Ok, siediti un attimo e prova a rispondere a questa domanda: ti sei mai soffermat* davvero sull’importanza delle emozioni nella tua vita? Percorriamo vite frenetiche, ingarbugliate e spesso ci dimentichiamo di elementi così fondamentali, come le emozioni, di cui chiunque di noi dispone.

L’intelligenza emotiva si occupa proprio di questo aspetto: capire il modo in cui possiamo prendere coscienza del nostro universo emotivo e di quello degli altr* per affrontare in modo adeguato e fruttuoso le connessioni umane sia nella sfera personale che professionale.

Finora ho sempre parlato di intelligenza emotiva per la singola persona, oggi voglio raccontarti in che modo può dare una mano per gestire relazioni di coppia più soddisfacenti e, perché no, forse anche più durature.

Ovviamente come immaginerai è un argomento vastissimo, io però, ho scelto di dedicarmi in questo post ad un aspetto in particolare, ovvero il conflitto.

I conflitti esistono, evitarli è assolutamente impossibile se non addirittura dannoso. Reprimere la rabbia, cercare di metterla da parte per “compiacere” il o la propria partner non garantisce affatto una relazione felice, anzi può essere il prologo di una relazione sbilanciata, decisamente poco sana per il proprio benessere.

Quelli che voglio darti sono dei piccoli suggerimenti, un modo per considerare il conflitto da un altro punto di vista per trasformarlo in un occasione di crescita per sé e per la coppia.

Ready?

  1. “Fai attenzione a come introduci un discorso“. Facciamo un esempio: metti il caso ad esempio che ci sia quel comportamento che ti infastidisce tantissimo, una vera e propria fonte di malintesi e non detti. Se affronti l’argomento di “testa” partendo come un caterpillar probabilmente si sfocerà in una discussione sterile poco produttiva che non produrrà il cambiamento desiderato. Prova a non cedere al rimprovero, limitati magari alla lamentela senza demolirne la personalità. Descrivere quello che succede senza sconfinare nel j’accuse è un passo importante per iniziare a sentirsi ascoltati. Prova a parlare di quello che succede senza cadere nei giudizi o nelle valutazioni. I giudizi non fanno mai bene, mettono in uno stato di tensione e aumentano l’aggressività.
  2. “Fai arrivare il messaggio“. Cosa ti disturba realmente? Sei sicur* che stai usando le parole giuste per descrivere il tuo stato d’animo o addirittura sei sicur* che stai usando tutte le parole per descrivere ciò che stai provando? Spesso c’è la convinzione di “dover essere capiti” ma siamo proprio sicur* di esserci davvero spiegat*?
  3. “Trova un terreno d’intesa“. Quale potrebbe essere un possibile compromesso per risolvere il problema? Quali sono gli aspetti su cui concordate e quali invece quelli in cui non si trova un accordo? Partire da cosa vi unisce è sicuramente un passo importante per capire il modo in cui è possibile stabilire un’eventuale soluzione che sia soddisfacente per entrambi.
  4. “Imparare a calmarvi“. Riuscire a distendere il proprio stato d’animo è sicuramente d’aiuto per giungere ad una soluzione del problema che si è creato. Sarà banale ma riuscire a riprendere fiato, fermandosi sul proprio respiro è un ottima strategia per riportare l’attenzione sul presente e per terminare con le recriminazioni che non portano da nessuna parte.

Il mio suggerimento più grande è sicuramente quello di esercitare l’empatia, provando ad infilarci nei panni dell’altr* senza cadere nel tranello del giudizio (ovviamente empatia non vuol dire affatto rinnegare il proprio sé mi raccomando).

Che ne dici, potrebbe essere un modo per provare a cambiare prospettiva?

Io lunedì 28 maggio alle 20,30 tengo una diretta nel mio gruppo fb che si chiama “Per Cambiare Prospettiva“. Ci vediamo lì? (E se vuoi nel mio canale Youtube trovi le altre dirette)


Vuoi iscriverti alla mia newsletter? No spam ma solo notizie dal mondo Cambio Prospettiva, ed in regalo l’ebook Ri-Scopro Me ♥

Spunta la casella per darmi il permesso di usare i tuoi dati (leggi come li tratto)

Potrai disiscriverti in qualsiasi momento con il link che troverai in ogni newsletter.


Vuoi salire a bordo del mio furgoncino/gruppo su Facebook “Per Cambiare Prospettiva”? Clicca qui

 

 

 

Imparerai

28 Giugno 2017 by Roberta Leave a Comment

Ci sono parole che entrano dentro il cuore e poi si fanno largo nella tua mente fino ad aprire con forza le tue emozioni. Queste parole le ho lette, assaporate, sono diventate mie.

Imparerei è un mio mantra, perchè non voglio mai commettere l’errore di dare nulla per scontato, e spero di mantenere quel luccichio negli occhi fatto di meraviglia e di gratitudine.

Le dedico a te, in una serata di fine giugno, con troppo caldo e pensieri in libertà.

Imparerai

Dopo un certo tempo, imparerai la differenza fra dare la mano e soccorrere un’anima e imparerai che amare non significa appoggiarsi e che compagnia non sempre significa sicurezza.

Imparerai che i baci non sono contratti né omaggi né promesse.

Imparerai ad accettare i tuoi fallimenti a testa alta e con lo sguardo in avanti, con la grazia di un adulto e non con la tristezza di un bambino, ed imparerai a costruire oggi il tuo sentiero, perché il terreno di domani è incerto ed il futuro ha la cattiva abitudine di cadere nel vuoto.

Dopo un certo tempo, imparerai che il sole brucia se ti esponi troppo.

Accetterai che le buone persone possono ferirti qualche volta e che avranno bisogno del tuo perdono.

Imparerai che parlare può alleggerire i dolori dell’anima.

Scoprirai che ci vogliono anni per costruire la fiducia ed appena qualche secondo per distruggerla e che potresti fare cose di cui ti pentirai per il resto della tua vita.

Imparerai che le vere amicizie continuano a crescere nonostante le distanze e che non importa quello che hai nella vita, ma chi hai nella vita, e che i buoni amici sono la “famiglia” che ci è permesso di scegliere.

Imparerai che non dobbiamo cambiare amici ma essere disposti ad accettare che gli amici possano cambiare.

Ti renderai conto che puoi passare buoni momenti con i tuoi amici facendo tutto o niente, solo per il piacere della loro compagnia.

Scoprirai che spesso passi meno tempo di quello che vorresti con le persone che ami, per quello devi lasciarle sempre con parole affettuose, perché non sai mai quando li rivedrai.

Imparerai che le circostanze e l’ambiente influenzano ma noi siamo gli unici responsabili di quel che facciamo ed imparerai che non devi per forza confrontarti con gli altri ma col tuo meglio.

Scoprirai che si perde tanto tempo per arrivare ad essere ciò che vuoi essere e che il tempo è breve.

Imparerai che non è importante dove sei arrivato bensì dove stai andando, qualsiasi luogo esso sia.

Imparerai che se non avrai il controllo della tua vita altri lo avranno e che essere flessibile non significa essere debole o non avere una personalità, perché non importa quanto delicata o fragile sia una situazione: esistono sempre due strade.

Imparerai che gli eroi sono le persone che hanno fatto quel che era necessario fare senza aver paura delle conseguenze.

Imparerai che la pazienza ha bisogno di molta pratica.

Scoprirai che alcune volte la persona che aspetti ti dia un calcio quando cadi sarà una delle poche che ti aiuta a rialzarti.

Imparerai che maturare non c’entra nulla con l’età ma ha a che fare con quello che hai imparato dalle tue esperienze.

Imparerai che i tuoi genitori fanno parte di te più di quello che pensi.

Imparerai che non si deve mai dire a nessuno che i suoi sogni sono stupidi e che sarebbe una tragedia se lo credesse, perché il suo futuro sarà senza speranza.

Imparerai che quando sei in collera hai il diritto di esserlo ma non hai il diritto di essere crudele.

Imparerai che ci sono persone che ci amano ma che non sanno dirlo.

Imparerai che non sempre ti basta essere perdonato ma qualche volta dovrai imparare a perdonarti.

Imparerai che, con la stessa severità con la quale giudichi, anche tu un giorno sarai giudicato.

Imparerai che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è rotto, il mondo non si ferma perché tu possa ripararlo.

Imparerai che il tempo non può tornare indietro e quindi devi seminare il tuo giardino ed abbellire la tua anima oggi, senza aspettare che qualcuno colori il tuo tempo

Allora saprai realmente di poter sopportare, che sei forte e potrai andare molto più lontano di quello che avresti pensato quando credevi di non farcela.

E’ che realmente la vita vale quando si hanno il valore e il coraggio di affrontarla.

Jorge Luis Borges


Vuoi iscriverti alla mia newsletter? No spam ma solo notizie dal mondo Cambio Prospettiva, ed in regalo l’ebook Ri-Scopro Me ♥

Spunta la casella per darmi il permesso di usare i tuoi dati (leggi come li tratto)

Potrai disiscriverti in qualsiasi momento con il link che troverai in ogni newsletter.


Vuoi salire a bordo del mio furgoncino/gruppo su Facebook “Ispirazioni per Cambiare Prospettiva”? Clicca qui ♥

Di mamme ma semplicemente di donne

9 Giugno 2017 by Roberta Leave a Comment

Quando mi sono svegliata stamattina ho iniziato a pensare a cosa voglia dire nel 2017 essere madri, alle scelte che si compiono nel diventarlo.

Da ieri, provo paura: è un rimbalzare di parole, spesso cattive, sorde, vuote di ascolto.

Io non sono madre, non lo sono nel senso canonico del termine.

Sarò madre un giorno? Non lo so. È una domanda a cui fatico a dare una risposta.

C’è stato un momento attorno ai 25 anni in cui il desiderio di esserlo si era affacciato in maniera prepotente. All’epoca non avevo una relazione stabile, ma il mio desiderio sembrava così forte che il limite di non avere un compagno affianco a me non mi creava nessun problema: avrei avuto un figlio o una figlia nonostante tutto.

Intorno ai 25 anni nella mia vita tutto era precario, non solo le relazioni affettive: mi ero da poco laureata e avevo appena iniziato il tirocinio, non sapevo minimamente come collocarmi professionalmente e coabitavo ancora con coinquiline varie.

Credo che quel desiderio di maternità fosse stato indotto da questa società che ancora glorifica in maniera apparente l’essere madri, lo rende uno status inevitabile per una donna; “sei una donna, per diamine, come non puoi mettere in funzione il tuo utero?”

La società; ecco il punto. Una società feroce, che ti chiede per essere completamente donna, di essere madre ma che non ti fornisce nessun aiuto da un punto di vista pratico.

Non possiamo nasconderci dietro un dito: quanto è difficile la vita delle madri lavoratrici?

Quanto solitaria è la vita delle madri in una società che insegue il mito dell’infallibilità e dell’efficienza? 

Ho lavorato moltissimo con mamme, e mi ha sempre colpito la totale solitudine da cui vengono travolte nel dopo nascita.

È un totale stravolgimento che basta davvero un attimo per venire risucchiate dalla stanchezza e dal silenzio

Ho conosciuto donne che hanno vissuto la propria maternità circondate da una contesto che “glorificava” l’avere un figlio, salvo poi essere  lasciate sole nel momento del bisogno, sostenendo che se non si è in grado di superare questa mirabolante prova, allora puoi tranquillamente essere incasellata nel ruolo di “donnicciola” petulante e noiosa che non sa affrontare i reali problemi della vita.

Diventare madri, sia chiaro, è qualcosa che scompiglia completamente la vita e l’equilibrio precedente, aprendo un nuovo capitolo in cui si cerca con tutte le forze di dipanare tutti quei fili che improvvisamente si sono ingarbugliati.

Arriva la stanchezza e soprattutto arriva il cambiamento verso un nuovo ruolo che può generare confusione e instabilità.

Non sentitevi inadeguate se fate fatica, se boccheggiate, se vi sembra che il mondo stia crollando, mentre tutti intorno osannano le gioie del vostro nuovo stato. In questi casi fate un passo avanti e fatevi aiutare, chiedete l’aiuto di cui avete diritto e che prova tutto il vostro coraggio.

E voi con le vostre ingiurie, le facili sentenze, le accuse: abbiate la decenza del rispetto e il coraggio di stare in silenzio.


Vuoi iscriverti alla mia newsletter? No spam ma solo good vibes, ed in regalo l’ebook Ri-Scopro Me ♥

Spunta la casella per darmi il permesso di usare i tuoi dati (leggi come li tratto)

Potrai disiscriverti in qualsiasi momento con il link che troverai in ogni newsletter.

Next Page »

Sono Roberta, psicologa e formatrice.

Esploratrice di emozioni e costruttrice di nuove rotte.
Lavoro con originalità e creatività per farti trovare la tua personale voce ♥

Passa a trovarmi:

 photo facebook.png photo facebook.png photo pinterest.png photo linkedin.png photo mail.png photo mail.png

 

Dott.ssa Roberta Vacca - Psicologa

Vuoi leggere gli ultimi post?

  • Verso la leggerezza… viaggiando a piedi scalzi (l’intervista con Barbara Cassioli)
  • Pratiche belle e buone per la tua leggerezza
  • Verso la leggerezza (le ispirazioni belle)
  • Verso la leggerezza (riflessioni sparse)
Dott.ssa Roberta Vacca - Psicologa

Cosa cerchi nel sito?

Dott.ssa Roberta Vacca – Psicologa e Consulente • Via Volturno 23, 09122 Cagliari (Sardegna) • Consulenze online e in studio, formazione ed eventi  • Iscrizione all’Albo degli Psicologi della Sardegna n.2407 • P. IVA 03605110927 • Codice deontologico • Informativa sulla privacy • Contatti

Copyright © 2019 · CambioProspettiva Theme on Genesis Framework · WordPress · Log in

Questo sito utilizza i cookie per migliorare servizi ed esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.OkNoInformativa Privacy