Avete presente i dissennatori di Harry Potter? Si quei personaggini poco raccomandibili che ti succhiano l’anima senza tanti se e senza ma.
Io credo che molti “dissennatori” siano volati via dal regno della fantasia di J.K. Rowling (Joanne, io ti voglio bene sappilo) e siano atterrati tra di noi.
È inutile che fingiamo di non vederli: quante volte ci troviamo in mezzo a delle persone che con la loro carica non esattamente positiva ci “rovinano” il nostro umore ?
A me è successo proprio ieri ad esempio, lunga discussione per nulla propositiva che ha rovinato completamente il mio umore già preso d’assedio da caldo e afa.
Sia ben chiaro non è stata la discussione a disturbarmi ma l’assoluta negatività che emanavano quelle parole sputate lì come sentenze.
Io credo molto alla “profezia che si autoavvera“.
La conoscete?
Ve la spiego super brevemente: è un fenomeno studiatissimo nella psicologia sociale; consiste nel dimostrare la forza che hanno le proprie convinzioni nella costruzione della realtà.
Le profezie auto-avveranti incidono decisamente sulla visione che gli individui hanno di loro stessi e del loro modo di relazionarsi con gli altri e con il mondo che li circonda.
Se una persona è convinta che tutto “andrà male” oppure “che è senza speranza” sicuramente sta già iniziando a costruire una realtà pessimista in cui lascia davvero poco spazio ad idee di innovazione che possano cambiare l’ordine delle cose.
Per cambiare ci vuole coraggio, devi smettere di lamentarti colpevolizzando il resto del mondo, devi prendere per mano la tua fortissima voglia di cambiare e farti guidare nella realizzazione dei tuoi obiettivi.
No, non sto qui a raccontarvi che sia un atto semplice, spesso proprio perchè siamo condizionati da quelle sirene che sono il mondo che ci circonda a darci che “non è possibile”, ma la nostra caparbietà può davvero fare la differenza.
Ho scoperto da poco questa psicologa americana che si chiama Jennice Vilhauer che ha sviluppato un nuovo metodo di intervento che si chiama Future Directed Therapy (FDT), ovvero terapia orientata verso il futuro.
In pratica lei lavora cercando di capire come scoprire quella scintilla, non concentrandosi sul cosa non funziona ma su quello che si vorrebbe realizzare.
Ho iniziato a leggere il suo libro nel mio inglese un pò naif, e condivido moltissimo la sua visione.
Il punto infatti è proprio questo: cosa vuoi realizzare nella tua vita? Qual’è il tuo obiettivo?
Niente alibi, mettiti davanti alla tua persona e datti la possibilità di cambiare, datti la possibilità di mettere nero su bianco che cosa vuoi realizzare nella tua vita.
Zittisci quelle voci incessanti che ti dicono “non posso” e sostituiscile con un “posso”.
Datti l’incredibile possibilità di “sentirti”, scegliendo e non facendoti scegliere, semplicemente vivendo.
P.S. nessun dissennatore è stato maltrattato durante la stesura di questo post
P.S. 2 questo post è stato scritto con l’incredibile ausilio di questo album