Succede questo: la fine e l’inizio del nuovo anno mi mettono sempre in subbuglio.
Anche quest’anno non è stato da meno, tutto un turbinio di pensieri, che parevano un maestrale in una giornata invernale spettinandomi i neuroni.
Come ogni anno mi sono chiesta se fosse stato abbastanza quello che ho fatto, che cosa avrei potuto fare, come mi sarei potuta organizzare.
Vi capita mai di essere colti da questa frenesia del “non è mai abbastanza”?
Rispetto a qualche anno fa, però sto decisamente facendo dei passi in avanti cercando di essere maggiormente indulgente con me stessa, facendo pace con la mia persona.
Ho capito che non potrò mai essere perfetta, neanche lontanamente, non potrò mai trasformare i miei difetti in meravigliosi pregi, potrò semplicemente (e mica tanto semplicemente) cercare di crescere con maggiore consapevolezza.
Sto fondamentalmente riconoscendo, accogliendo e valorizzando le mie risorse per poter vivere al meglio.
È quello che faccio giorno dopo giorno con gli altri nel mio lavoro, riconoscendo l’unicità di ciascuno di noi, della nostra vita e delle nostre emozioni.
Sarebbe un controsenso pertanto se non lo facessi anche con me stessa che ne dite?
Io sono spudoratamente sincera, vorrei potervi dire che sia semplice ma non lo è, proprio perché richiede una notevole presa di coscienza di quanto valiamo, che non vuol dire essere spocchiosi ed entrare nella modalità “nessuno mi può giudicare”.
Vuol dire costruire una propria individualità, lasciando in un secondo piano i messaggi dei media e di tutta la società che costantemente ci dicono chi, come, e cosa dovremmo essere.
Continuando il confronto con gli altri conduciamo delle vite falsate, non autentiche, basate su emozioni anestetizzate e sensi di frustrazione fortissimi.
Cosa poter fare quindi?
Innanzitutto accogliamo le nostre fragilità, non cercando di eliminarle come se non ci appartenessero, rinunciando ad un’idea di perfezione che non ci corrisponde, riscoprendo la nostra creatività, i nostri sogni ma soprattutto facendo leva sulle nostre potenzialità.
Ognuno di noi ha queste potenzialità, si tratta solo di scoprirle o di riscoprirle.
Ricordiamoci ad esempio delle situazioni in cui abbiamo avuto successo?
Quali sono stati i fattori in comune ad esempio?
Riuscite a riconoscerli? Ecco scriveteli nero su bianco!
Siamo sempre talmente bravi a darci addosso nei nostri fallimenti ma quasi mai poniamo attenzione ai nostri successi.
Coccoliamo la nostra autostima, troviamo il modo di entrare in una relazione autentica con noi stessi.
Che ne pensate, può andar bene come augurio come inizio per questo 2016?
E voi che buoni propositi avete individuato per questo nuovo anno?
Scrivetemi, vi leggo sempre con moltissimo piacere!
Se volete approfondire il discorso sulla valorizzazione delle proprie capacità potete dare uno sguardo al servizio “valorizza le tue risorse”.